31 maggio 2024

Docenti religione, giornata residenziale a Ravenna

I mosaici di Ravenna

Circa 140 docenti, di ogni ordine di scuola, hanno partecipato lo scorso 31 maggio, alla Giornata residenziale degli insegnanti di Religione, svoltasi a Ravenna.

Da Sant’Apollinare Nuovo a San Vitale, fino al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano, i partecipanti hanno riscoperto questi monumenti con la visita guidata da Giovanni Gardini, direttore della Raccolta Lercaro, e Francesca Masi, direttrice della Fondazione RavennAntica. Due esperti appassionati, conoscitori dei tesori di una città che, seppur un po’ oscurata nel panorama turistico italiano, ha tanto da dirci.
Come i mosaici di una Domus del V secolo, conservati al Museo Classis Ravenna, che fanno riflettere, ieri come oggi, sulla condizione della donna, con la rappresentazione di figure femminili emblematiche «come Criseide ai piedi di Achille, le troiane piangenti per le armi deposte dai vinti, Teti con il figlio andato in guerra; donne diverse ma unite dal
tema delle conseguenze dei conflitti – ha spiegato Masi – la cui narrazione deve tenere conto anche della voce delle donne». E poi Gardini che, nell’avviare il tour da Sant’Apollinare in Classe, ricorda l’importanza, nel narrare la cultura di una comunità, della categoria della complessità, spesso tralasciata dalle semplificazioni di Internet.

Invece ne è maestra l’arte ravennate, «i cui mosaici non si prestano a letture facili; anzi, rappresentando il passaggio verso quella che sarà la cultura europea, interpretano la Trasfigurazione e la Croce Gloriosa in modo nuovo, in un cantiere iconografico raffinatissimo che vuole più chiavi di lettura per essere compreso, con la conoscenza della storia, della Scrittura, del contesto e della partecipazione liturgica per cogliere la totalità dell’immagine».

Quella partecipazione che ha caratterizzato anche la giornata passata dagli Idr. Una novità (nel panorama dei tradizionali convegni offerti dalle scuole) nella formazione degli insegnanti, che da qualche anno l’Ufficio Irc di Bologna promuove, «come l’uscita a Monte Sole – ricorda Gianmario Benassi, direttore dell’Ufficio – e vorremmo organizzare la prossima a Barbiana». «Delle gite – precisa Benassi – che sono veri incontri formativi, ma con un valore aggiunto, perché uniscono trasmissione delle conoscenze ed esperienza diretta delle stesse, nel confronto con i colleghi. Ci piacerebbe che questa modalità avesse una ricaduta anche in classe, e che i docenti ripropongano quanto appreso oggi; perché far conoscere la storia, l’arte, la nostra cultura classica e cristiana direttamente sul territorio e con i compagni, sollecita l’apprendimento emotivo dei ragazzi, creando quel legame affettivo con i luoghi e il gruppo che dà senso d’appartenenza». Un’inclusione vera, quindi, di cui tanto ha bisogno la scuola con gli studenti stranieri in aumento, ed è bello che gli IdR si preparino per offrire opportunità autentiche di integrazione attraverso la cultura. (Giusy Ferro)

 

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