Un incontro formativo all’insegna della speranza condivisa quello che si è tenuto Mercoledì 9 ottobre presso il Seminario Arcivescovile di Villa Revedin, a sancire l’inizio dell’anno scolastico degli insegnanti IRC della Diocesi di Bologna, in partecipata adesione al motto del prossimo giubileo «Pellegrini di speranza».
Dopo un momento di preghiera, il direttore dell’Ufficio IRC prof Gian Mario Benassi ha introdotto al tema, sottolineando come la speranza sia legata alla fede e che «la speranza non delude» (Papa Francesco).
Quindi ha presentato Don Federico Galli, parroco di Molinella e Delegato Diocesano per il Giubileo, che si è soffermato sulle origini storiche del Giubileo e sul significato dell’essere pellegrini di speranza, capaci di intraprendere un cammino fisico ma anche spirituale, stabilendo un itinerario e arrivando ad una meta. La fede stessa d’altronde è un cammino, caratterizzato da molteplicità di percorsi e per i cristiani non è semplice ottimismo ma è virtù teologale, cioè dono di Dio, fondata sul Suo agire per l’uomo. Ha poi concluso il suo intervento sottolineando come l’insegnante IRC sia chiamato ad essere seminatore di speranza per i ragazzi affidati a lui. Hanno poi preso la parola due docenti IRC ormai in pensionamento ed una terza ormai prossima ad esso, che hanno evidenziato l’importanza della professione che passa attraverso il «camminare sorridendo» tra i ragazzi e la testimonianza del fare in mezzo a loro, come segno di adesione e di fiducia alla vita. Infine il prof Marco Erba, docente di Lettere, scrittore e giornalista, ha condotto ad una riflessione attenta e partecipata sull’educare alla speranza, attraverso le sue esperienze quotidiane di padre ed insegnante. In particolare ha evidenziato la necessità di essere «allenatori» della speranza e non «arbitri», cioè a fianco dei ragazzi per seguirne il cammino e non solo per offrire loro regole e norme. Poiché l’educazione è qualcosa del cuore e per questo porta a dare fiducia a chi apparentemente non se lo merita e usa la provocazione come unico mezzo di comunicazione. Coltivare lo sguardo, essere il seminatore. Questo il ruolo dell’insegnante, in cammino giubilare come cammino di vita. (Gisella Gaufenzi docente IRC)